AMERICAN CUP 2016: CARLOTTA BRILLA A NEWARK

Lo scorso fine settimana, mentre in Italia si svolgeva la seconda prova di serie A, in America a Newark, Carlotta Ferlito prendeva parte alla prima tappa di Coppa del Mondo: l’American Cup.

 

La competizione in America, che ricordiamo essere la nazionale campione olimpica e del mondo, è sempre altissima e quest’anno, a pochi mesi da Rio, le aspettative erano tra l’altro particolarmente alte.

Dopo appena due giorni di prova podio per smaltire il fuso ed abituarsi all’attrezzatura americana AAI, Carlotta è scesa in campo gara nello splendido Prudential Center, di fronte a circa 15.000 spettatori (più tutti quelli che come noi, seguivano la competizione in streaming). Dopo le prime due rotazioni interamente maschili, la gara femminile si è aperta come da regolamento al volteggio: la prima a saltare è stata l’inglese Amy Tinkler, che ha stoppato un buon doppio avvitamento 14.833.

Subito dopo è stato il turno di Carlotta, che ha concluso il suo avvitamento e mezzo con un lungo passo in avanti, la forma in volo era decisamente buona e le gambe composte, ma purtroppo paga comunque qualche decimo di penalità sull’arrivo, la giuria le assegna un 14.100. 

Seguono l’olandese Volleman con un avvitamento (14.000) e i diversi doppi avvitamenti: ottimi quelli delle americane Nichols (15.033) e Douglas (15.100), meno precisi ma buoni quelli di Murakami (14.666), Alt (14.666) e Oliveira (14.866). La canadese Elsabeth Black presente invece il teso avanti con un avvitamento, 14.800.

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La seconda rotazione è quella alle parallele, inizia l’olandese Volleman, un esercizio relativamente semplice e un po’ impreciso non le permette di superare i 13.033. Seguono le americane, ancora una volta impeccabili, Maggie ottiene un 14.633, mentre Gabby, specialista in questo attrezzo si impone con un ottimo 15.266 (D 6.5!). La giapponese Murakami perde un po’ la schiena nelle verticali e l’esecuzione ne risente (13.066), la brasiliana Oliveira invece, sbaglia lo jaeger unito e paga purtroppo una caduta (11.566). Segue Tabea Alt, le parallele sono uno specialità della scuola tedesca e lo dimostra la D da 5.9, buon 13.933 nonostante l’arrivo leggermente basso dal doppio teso con avvitamento. Anche Elsabeth Black chiude un buon esercizio, un po’ imprecisa nel giro in cubitale e nel pak, ma il 13.866 è sufficiente per confermarsi tra le prime tre. Discorso simile per l’inglese Tinkler, buone le difficoltà, ma un po’ sporca nell’esecuzione, 13.833.

A chiudere la rotazione è stata proprio la nostra Carlotta, che dopo un esercizio complessivamente buono (splendido lo jaeger), paga una caduta dall’uscita e si ferma a 12.666.

A metà gara i punteggi parlano chiaro, le americane dominano come da pronostici, non a caso sono le campionesse del mondo in carica, la canadese è già praticamente sul podio, ma il resto della classifica è ancora da scrivere.

La trave è l’attrezzo di punta di Carlotta e sicuramente è quello che può fare la differenza, ma questa consapevolezza è la stessa che spesso porta a sbagliare, è difficile conciliare tensione e aspettativa, in pochi ci riescono, ma fra questi c’è da sempre anche la nostra Carlotta.

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Dopo Gabby Douglas, protagonista di una trave pressoché perfetta, 14.966 (D 6.3), la tensione sale e seguono diversi errori: sbaglia la giapponese Murakami, che cade dalla serie flick flick teso (12.833), cade Oliveira dall’enjambée con cambio (12.400) e cade la Alt dall’enjambée ad anello (13.300).

Si conferma stabile invece, la canadese Black, che chiude un buonissimo esercizio da 14.400 e sale già virtualmente sul terzo gradino del podio. Dopo di lei tocca all’inglese Tinkler, in corsa per il quarto posto, non particolarmente precisa ma la D da 6.1 le permette comunque di ottenere un ottimo 14.200.

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E a tre esercizi dalla fine della rotazione è il turno di Carlotta, sa che deve fare bene se vuole risalire la classifica, ma soprattutto sa che può fare bene. Lo abbiamo già detto tante volte, Carlotta da gestire la pressione, e infatti, sale sulla sua amata trave e piazza un eccellente 14.566 (D 6.1), caratterizzato da una parte artistica molto ben eseguita e da un doppio carpio in uscita praticamente perfetto.

Dopo di lei salgono Volleman  (12.900) e Nichols, che si riconferma una buona travista (14.833), nonché l’unica insieme alla Douglas ad imporsi davanti a Carlotta in questo attrezzo.

La gara si chiude al corpo libero, qui l’Italia da sempre ha un qualcosa in più, quel qualcosa che nemmeno le difficilissime diagonali possono eguagliare, ma soprattutto qui l’Italia ha ancora una volta il carisma di Carlotta, che coinvolge e trascina chi la guarda.

Aprono sul quadrato Oliveira e Volleman, entrambe pagano un’uscita e si fermano rispettivamente a 11.466 e 12.733.

Dopo di loro tocca a Carlotta, mentre i commentatori si congratulano con la scelta della musica e della coreografia (di Tiziana Di Pilato), lei stoppa tsukahara, doppio raccolto e doppio carpio, chiude un Memmel da manuale, non a caso il giorno prima era riuscita a fare il Mustafina (3 giri in presa) ed esegue bene tutta la parte artistica. La giuria la premia con un buon 14.266.

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Seguono Alt (12.500), Murakami (13.866) e le specialiste al corpo libero Tinkler (13.066), Nichols (15.200) e Douglas (14.833). Anche in questo attrezzo Carlotta ottiene il terzo miglior punteggio, seconda solo alle americane e si conferma una specialista anche in questo attrezzo.

La classifica finale vede la campionessa olimpica Gabrielle Douglas al primo posto con 60.165 punti, la compagna di squadra Nichols al secondo con 59.699 e la canadese Black al terzo (57.132).

Carlotta chiude, alle spalle della Tinkler (55.932), in quinta posizione con 55.598 punti, oggettivamente in linea con i migliori punteggi AA presi in serie A, pur trovandosi in un contesto internazionale. L’amarezza per l’errore alle parallele e per il passo al volteggio rimangono perché sicuramente senza quelli Carlotta si sarebbe potuta avvicinare al podio e chissà, forse anche insidiare la Black, tuttavia questa è una gara di Coppa del Mondo, la prima internazionale dell’anno e lei ha dimostrato ancora una volta di essere una certezza alla trave e di essere più in forma e determinata che mai a ben figurare in questa importantissima stagione.

Complimenti Carlotta!

S.V.

Si ringrazia Daniela Ricci e UsaGym per le foto

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