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Ilaria Leccardi e “Igor Cassina. Il ginnasta venuto dallo spazio”

Ci sono storie che è impossibile non raccontare, che quasi si scrivono da sole, basta cogliere il momento e farsi travolgere dal desiderio di conoscenza. Ci sono persone che lasciano il segno, nella storia dello sport come nella vita. Impossibile non accorgersi del loro passaggio su questo mondo. Igor Cassina e la sua favola divenuta realtà sono tra queste. Se poi si conosce l’uomo, al di là del campione, del genio sportivo capace di innovare inventando il funambolico ‘movimento Cassina’ e di trionfare nell’Olimpo a cinque cerchi, tutto diventa estremamente più semplice. Anche per chi, come me, spesso va alla ricerca delle storie difficili, di quelle nascoste, di quelle turbolente.

Lo inseguivo da tempo, fin dalla prima volta che lo vidi dal vivo salire su quella sbarra che toglie il fiato, tra l’impercettibile cigolio delle granvolte e l’interruzione del respiro a ogni salto. Lo inseguivo soprattutto da quella volta in cui, parlando con sua sorella Mara, pensai che la prossima storia raccolta in un mio libro avrebbe dovuto essere la sua. Dopo essere comparso nel mio “Polvere di magnesio”, assieme agli altri Senatori azzurri che hanno portato l’Italia della ginnastica sul tetto del mondo, il campione di Meda meritava un libro a lui dedicato. E così è nato “Igor Cassina. Il ginnasta venuto dallo spazio”, pubblicato ancora una volta da Bradipolibri, una casa editrice generosa e coraggiosa, la prima ad aver lanciato una serie di volumi sulla ginnastica artistica e ritmica, ascoltando le esigenze di un mondo che chiedeva di essere raccontato.

Per me sviscerare la storia di un campione (e uomo) di questo calibro è stato un onore. Abbiamo ripercorso insieme la sua storia, fin da quando, alto, magro e gracile, si presentò a sei anni in palestra e nessuno credeva che avrebbe potuto fare strada. Ma l’amore era scoppiato a prima vista e Igor, tutti ormai lo sanno, se ha un obiettivo lo deve raggiungere. Ha superato tanti ostacoli, dalle difficoltà date dal suo fisico ai numerosi infortuni, ma il sogno era lì, lontano eppure ben visibile. E così la vittoria di Atene, in quella assurda finale con dieci ginnasti, con gli infiniti minuti di protesta per il punteggio assegnato al russo Aleksei Nemov, considerato troppo basso dal competente pubblico del palazzo dello sport della capitale greca. E poi i momenti difficili della carriera, perché tutti, anche un ragazzo vincente come Igor, devono affrontarli per crescere. Come i Mondiali del 2006 ad Arhus, quelli che l’Italia e il mondo intero ricorderanno per la straordinaria vittoria nell’all-around femminile di Vanessa Ferrari a 16 anni ancora da compiere. Ebbene, fu proprio quello il momento più difficile per il campione di Meda. Il timore di eseguire il proprio movimento alla sbarra, la caduta, il dolore. Quindi la risalita, fino a sfiorare una nuova medaglia olimpica a Pechino e vincere poi quella mondiale a Londra nel 2009.

Igor è stato e sarà per sempre un grande ginnasta ma, il libro lo racconta, ha saputo trasformarsi anche in un ottimo allenatore, maratoneta e oggi coach al servizio del benessere, nella sua nuova vita professionale. Quest’opera che, non smetterò mai di dirlo, ho avuto la fortuna e il privilegio di scrivere, oltre a raccogliere anche le voci di tante figure che hanno accompagnato Cassina nella sua vicenda sportiva e umana negli anni, tra cui l’ex presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica Bruno Grandi, ha un qualcosa che la rende unica, e non certo grazie a me. Sono i pensieri (pillole a chiusura di ogni capitolo) in tema motivazionale che Igor ha voluto includere, per lanciare un messaggio positivo e una possibilità di riflessione ai lettori. Dall’importanza di inseguire il proprio sogno alla necessità di passare attraverso difficoltà e ostacoli per raggiungerlo, da quanto sia fondamentale l’autostima alla volontà di parlare di rinunce e non di sacrifici in una strada che conduce all’obiettivo. La medaglia vera, lo testimonia lui stesso, non è tanto quella d’oro che lui sì è riuscito a mettersi al collo nell’attimo più importante, ma il percorso che ognuno di noi può intraprendere per inseguire il proprio sogno. Nel momento in cui riusciamo a essere coerenti con noi stessi la vittoria è già nelle nostre mani, a prescindere da quale sarà il risultato.

Abbiamo presentato “Igor Cassina. Il ginnasta venuto dallo spazio” in anteprima a Meda, lo scorso 5 luglio, davanti a un bagno di folla a dir poco commuovente. Lo riporteremo davanti agli appassionati in occasione del Polvere di magnesio Festival che illuminerà l’estate di Rapallo nell’ultima settimana di luglio, tra stage con campioni azzurri e serate dedicate alla ginnastica. Venerdì 28 luglio sarà proprio il momento della presentazione del libro, assieme a Igor.

Chiudo queste riflessioni con la gioia di poter annunciare che, contemporaneamente al nuovo viaggio che sto lanciando per presentare il libro, ne inizio uno altrettanto entusiasmante sulle pagine di questa straordinaria testata online che così bene in questi ultimi anni ha raccontato la ginnastica italiana. Da “malata” di questo splendido sport e giornalista appassionata è un onore e cercherò di dare il mio piccolo contributo.

I.L.

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